La progenie dell’incubo

 Si racconta che nei giorni di pace, il distretto mercantile brulicasse di fervente attività, e che i ricchi commercianti che abitavano nelle piccole e lussuose case dalle tegole scure andassero orgogliosi e fieri della loro posizione, disprezzando con poco garbo coloro che non potevano beneficiare del favore del Signore di Lairenne.

Dopo una breve consultazione, gli avventurieri si decisero ad esplorare l’imponente Chiesa della Croce Nera, la cui mole maestosa gettava un’ombra lunga e scura sul piazzale del distretto mercantile. Pochi minuti prima Marchesa ne aveva scrutato l’interno attraverso una delle grandi finestre e la nobile di Varetta avrebbe giurato di aver colto un movimento repentino tra le grandi panche di legno che occupavano i lati dell’ampia navata. Grinwald e Bell concordarono fosse preferibile affrontare a viso aperto qualsiasi creatura vi si annidasse, sebbene il pensiero di imbattersi nelle mostruosità che avevano sbranato gli abitanti del maniero agitasse non poco l’animo di Dorian.

Il grande doppio battente del luogo di culto era stato forzato, e le ante accostate; Bell entrò senza esitazione, seguito tosto da Grinwald. Come si aspettavano, l’ambiente sembrava abbandonato da alcuni mesi, ma vi erano segni del passaggio di visitatori dalle mani lunghe: alcuni oggetti erano stati rimossi dai loro posti, e la polvere accumulata sul mobilio aveva lasciato segni rivelatori dell’assenza di candelieri, incensieri, calici e altri oggetti dedicati al culto. La compagnia aveva appena iniziato ad esplorare la navata principale, quando improvvisamente cinque abbiette creature si levarono dai loro maleodoranti nascondigli.

Esse avevano il corpo simile a quello degli esseri umani, eppure il loro volto era mostruoso, munito di occhi grandi e sproporzionati. L’intera sezione del viso era occupata da viscidi tentacoli, intrecciati tra loro. Grinwald e Bell si scagliarono con forza contro una delle creature, mentre gli incantesimi di Dorian rallentarono le altre. Marchesa tentò di evocare il potere da una delle pergamene magiche donatele dalla veste nera, ma si accorse suo malgrado di aver sottovalutato il potere del sortilegio: in uno spettacolare scoppio di scintille la pergamena stregata avvampò tra le dita della nobile di Varetta, bruciando l’estremità dei suoi lunghi capelli.

Bell colpì con violenza il braccio di una delle creature, esponendola al preciso colpo di spada di Grinwald; ma prima che il paladino potesse colpire, i tentacoli si scostarono rivelando dietro di essi il viso di un cadavere umano. La creatura urlò con voce spaventosa, disorientando il combattente sacro e costringendolo a subire un violento colpo che il suo scudo non poteva più arrestare.

Dorian comprese che queste creature non erano non morti. Quei cadaveri decomposti erano in qualche modo controllati da un raccapricciante parassita avviluppato alle loro teste come un rivoltante copricapo. Incoraggiati dal mago veste, i combattenti concentrarono i loro colpi sulla capoccia dei nemici, uccidendo i viscidi simbionti e annientando il controllo che avevano sulle salme dei malcapitati sacerdoti.

Quando la battaglia ebbe termine, i combattenti cercarono di far luce sulla natura dei misteriosi aggressori, ma il poco che riuscirono a scoprire pose nuovi inquietanti interrogativi. In particolare, tutti loro ebbero l’impressione che le creature si stessero nascondendo all’interno della Chiesa: cosa temessero purtroppo era impossibile dirlo.

Desiderosi di scoprire altre informazioni, gli avventurieri si accinsero a esplorare l’intero distretto mercantile. A fianco la Chiesa della Croce Nera sorgeva una cappella, ove i nobili di Lairenne avevano ricevuto sepoltura fino all’inizio del secolo passato. Le tombe erano danneggiate, ma avevano resistito ai tentativi di scasso, sebbene il marmo che custodiva le venerabili salme fosse scheggiato in più punti.

Nelle abitazioni che si affacciavano sul distretto mercantile, Marchesa rinvenne alcune lettere, che testimoniavano di bizzarri eventi accaduti negli anni passati attraverso gli occhi di uno dei ricchi mercanti del maniero. Bell notò che gli usci di tutte le abitazioni erano stati scardinati, e l’interno rovistato; in alcune di esse vi erano chiari segni di lotta, ma nessun cadavere.

Grinwald si accinse ad esplorare la Locanda del Penitente, che si affacciava sul piazzale. Come molti altri edifici era stato frugato da cima a fondo, e la dispensa era stata saccheggiata al punto da non ospitare più una briciola di cibo o un’oncia d’acqua.

Gli avventurieri si risolsero ad esplorare per ultima la grande corporazione mercantile, che aveva subito lo stesso destino degli altri edifici; ma proprio quando avevano perso le speranze di trovare altri indizi significativi, si imbatterono nello studio del maestro della corporazione, Gustav Hollenhauer. All’interno vi erano due scheletri, i cui abiti lacerati coprivano a stento le biancheggianti ossa, ma accanto ad uno di essi un voluminoso tomo si rivelò essere il diario del malcapitato maestro, che aveva appuntato con grande dovizia di particolari gli eventi degli ultimi dodici anni. Fu subito chiaro che il manoscritto costituiva una ricca fonte di informazioni, ma a causa della sua mole avrebbe richiesto numerose ore di lettura.

Bell propose quindi di trascorrere la notte all’interno della corporazione, per dar tempo allo stregone di apprendere gli eventi di cui Gustav era stato testimone, e con l’aiuto di Grinwald rinforzò le porte alla meno peggio, mentre Marchesa approntò la camera più spaziosa dell’ultimo piano in modo che potesse alloggiare quattro letti per l’intera compagnia. Dorian si immerse nella lettura, inizialmente molto tediosa ma che infine rivelò numerosi passaggi di una certa rilevanza, sebbene a causa delle sue dimensioni lo stregone non riuscì a leggerne il contenuto per intero.

A notte inoltrata, tutti gli avventurieri concordarono sull’importanza di stabilire dei turni di guardia, e con grande inquietudine essi udirono un ricorrente fracasso provenire dal lontano palazzo di Lord Raphael. Qualcosa si era destato di notte tra le antiche sale dei nobili nati, ma per fortuna i suoni non si avvicinarono mai al distretto mercantile.

Quando l’alba sorse infine, gli avventurieri diressero i propri passi verso la Torre dell’Uomo Morto, dove Razàl aveva svolto il ruolo di boia per lunghi anni prima di essere scelto quale capitano delle guardie dal Signore di Lairenne. Nell’avvicinarsi, Bell notò che le porte erano state forzate dall’interno, fatto che sembrò a tutti molto insolito. Giunto al primo piano della torre, Dorian scoprì che uno stretto varco era stato ricavato in una delle pareti volte a settentrione, occultato frettolosamente con gli stessi blocchi di pietra che un tempo costituivano parte delle mura.

Grinwald e Bell si diedero da fare per rimuovere nuovamente i blocchi di pietra, e presto gli avventurieri emersero su un piccolo sentiero affiancato da un’alta siepe. Marchesa comprese che dovevano trovarsi nel celebre Giardino dei Segreti di cui tanto le aveva parlato sua madre, un giocoso labirinto allestito per intrattenere gli ospiti dello sfarzoso palazzo del Signore di Lairenne.

Gli sguardi dei viandanti si posarono sulla Torre Coronata, che occupava il centro del labirinto, ed intuirono che tra le sue cupe mura avrebbero trovato finalmente risposta agli inquietanti misteri che avvolgevano in un pesante sudario le disgraziate terre dei propri antenati.