La Strega dei Gatti Neri

Nelle impenetrabili sale sotterranee dei Nani, e in pochi altri luoghi nel mondo, sono custodite antiche pergamene in lingue arcaiche che descrivono l’ampiezza e la vastità del roccioso Regno di Zul’Argad, in un epoca in cui i Troll dominavano su molte razze inferiori, e il loro numero era superiore agli insetti degli acquitrini di Angbad. Più d’una voce sostiene che alcuni Troll che avevano calcato i sentieri del Regno di Zul’Argad siano ancora in vita, e che custodiscano nel loro cuore la fierezza dei Re.

Le ombre si allungavano mentre il sole si apprestava a lasciare spazio alla nuova notte, e gli avventurieri si risolsero a chiedere l’aiuto della Compagnia del Cinghiale, assoldando le loro lame per denaro se fosse stato necessario. All’accampamento però trovarono soltanto Alalminore, ed il tenebroso elfo dopo aver ascoltato attentamente il racconto, promise di informarne Thork Borogar non appena fosse stato possibile.

In parte rincuorati, gli avventurieri tornarono alla tenda di Gwyn Turtle per riposare, trovandola misteriosamente circondata da numerosi gatti. La bizzarra apparizione dei piccoli felini, mise in guardia l’intera Compagnia, che si decise a stabilire dei turni di guardia per la notte. Tuttavia Narth e Theodor, fidandosi poco dell’agitazione di Falstaff, chiesero troppo alle proprie forze e furono vinti dal sonno. Quando la Strega dei Gatti Neri giunse alla tenda insieme ai suoi lerci servitori non trovò ostacoli, e attraverso i suoi randagi catturò l’intera Compagnia, strappando gli avventurieri ai propri giacigli per condurli in una radura appartata, dove le loro eventuali invocazioni d’aiuto non avrebbero potuto attrarre alcun soccorritore.

Una volta ripresisi dal sonno stregato Kira interrogò a fondo gli avventurieri e quando si ritenne soddisfatta offrì loro la possibilità di lasciare il Plateau vivi, dopo aver accettato un blasfemo patto di sangue. Innanzi a queste condizioni, la compagnia decise di combattere, ma per quanto la resistenza dei cenciosi servitori fosse vinta in pochi istanti, il potere della Strega si rivelò spaventosamente grande. Soltanto grazie all’intervento divino Theodor riuscì ad allontanare da sè i malvagi gatti stregati e costrinse Kira a fuggire, rimuovendo dai propri compagni la maledizione del tempo.

Ritornati all’accampamento della Compagnia del Cinghiale, gli avventurieri chiesero loro soccorso, ma la notte trascorse priva di altri eventi. Come avrebbero appreso soltanto il giorno dopo infatti, Kira aveva lasciato il Plateau. La strega però non sapeva che Crovont aveva soltanto addormentato due dei suoi servitori, i quali, sebbene terrorizzati dalla megera, accettarono di condurre la Compagnia nel covo di Rashkad, il carceriere della figlia di Claude Thierry.