Diario di Adam

  • La fuga

    La luna era alta nel cielo, e una figura scura si stacco dalla torre, un lieve canto si diffuse e pian piano la sagoma dell’uomo incappucciato scomparve, dopo di che fu il silenzio.

    Morahj era seduta nella sua prigione, la disperazione minacciava di continuo di schiacciarla, oramai solo poche ore mancavano all’alba, presto tutto sarebbe finito.
    La cosa le pareva strana, e ora tutti i suoi successi non sembravano riempirle la vita. Ora che il suo più grande fallimento stava per porle fine.
    Aveva perso lo specchio, aveva deluso il suo signore, ma forse non aveva mai avuto la sua fiducia, se quel che i suoi emissari avevano detto era vero.
    Era sul punto di crollare quando innanzi a lei apparvero due stivali.

    Morahj si guardò intorno, poi una voce si palesò:

    “Io li metterei e permetterei alla magia di portarla via signorina, sempre che non le piacciano i finali tragici”.

    “Chi sei ?” sussurro la strega.

    “ La vita pare, e se non ti sono venuta a noia farei quello che ti dico, il tempo è poco e l’occasione labile.”

    Morahj si tolse le sua pantofole, le guardie l’avevano incarcerata ancora con le sue vesti da notte, poi prese i vestiti che apparsero dal nulla sulla sua branda. Per un attimo esitò pensando che qualcuno la stava guardando mentre si cambiava, ma poi visto il momento rise di questi pudori.
    Adam alla vista della mezz’elfa nuda riusci solo a sussurrare:

    “ Perché sempre quando ho così poco tempo” .

    Quando la donna fu pronta, un lieve canto si diffuse e in un attimo si ritrovarono fuori dal castello.
    Morahj era sorpresa e sconcertata, non capiva cosa succedesse, e non era abituata a farsi guidare dagli eventi.
    Improvvisamente una figura si materializzo innanzi a lei con un lieve inchino.

    “Il bardo!”

    “Adam prego, speravo ricordassi almeno il nome, ma abbiamo poco tempo e io devo tornare… ti ho salvato a quanto pare e il motivo è più di uno.
    Forse è perché sei anche tu una mezz’elfa, o perché sei una bella donna, ma penso sia perché per te morire ora sarebbe uno spreco.
    Ti darò un cavallo ti porterà dove vuoi andare per un giorno intero, ed è più veloce di qualsiasi creatura tu abbia visto, non ti riprenderanno. Ora ti chiedo solo di riflettere su dove andrai.
    L’impero, il re stregone sono solo piccoli eventi, sono in ballo questione più grandi, ma il punto è che se in te c’è del retaggio elfico, dovresti sapere che ogni vita ha un valore.
    Questa tua dedizione per qualcuno che ti usa soltanto, senza darti alcuna considerazione è folle. Non sei obbligata a tornare da lui, probabilmente penserà che tu sia morta e credo avrà altro a cui pensare, quindi hai la possibilità di ricominciare, anche il barone avrà il suo da fare non ti cercherà a lungo.
    Ho sempre desiderato di poter ridere in faccia alla morte, perché avrò assaporato il mio tempo: mentre ti vedevo in cella , non mi sembravi molto contenta.
    Ora hai una possibilità di scelta, pensaci.
    Se tornerai dal re stregone noi due comunque non ci saremo mai visti, ed ora và.”

    Morahj era allibita quest’uomo era pazzo, si era presentato come un servo del suo padrone ed ora voleva che disertasse, ma la sua confusione fu interrotta da un lieve suono una melodia, e il formarsi di uno squarcio nell’aria da cui usci un cavallo sovrannaturale.
    Aiutata dal bardo la donna salì a cavallo prese la bisaccia del cibo preparata da Adam e parti al galoppo senza parlare, confusa , ma conscia del poco tempo a disposizione.
    Girandosi un attimo potè vedere il mezz’elfo che la salutava con la mano stesa, quasi fossero due bambini che si separavano per le vacanze estive e che si sarebbero rivisti l’autunno sucessivo.


    Ed eccomi qui fuori dal castello e riflettere sugli ultimi avvenimenti, mentre l’unico essere simile a me fugge a cavallo, probabilmente a buttare a sua vita nelle mani del Re stregone.
    Dopotutto non potevo permettere che la uccidessero così a sangue freddo, in fin dei conti lei non ha ucciso nessuno.
    La maledizione aleggiava sul castello da secoli, la sua presenza è solo stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e forse è tutta colpa di Mograim.
    E a parte ciò credo che una cosa sia uccidere un soldato in battaglia, un’altra cosa è infierire su un nemico sconfitto.
    Poi non credo che il re stregone avrà molti problemi a sapere cosa è successo qui, probabilmente ci saranno delle spie a palazzo.
    Comunque è proprio un bel castello, e il barone ha una sorella, essendo totalmente pazzo forse si ritirerebbe dal governo, e lascerebbe l’onore alla sorella e al suo elfico futuro marito.
    Mmm, ma no non è il caso di fantasticare, primo non ho visto la sorella del barone per quel che ne so potrebbe essere un falstaff in gonnella, e poi il castello è maledetto,e con tutti i mostri in cantina non credo che dormirei bene. Poi in famiglia son tutti strani e poco sani di mente.
    Certo se questa volta mi scoprono credo proprio che passerò un brutto quarto d’ora, ma dopotutto con le attuali prospettive non mi sembra un gran rischio.
    Spero di riuscire finire i miei appunti sullo stato di Theodor, insomma studiare un vampiro d vicino, potrei essere annoverato tra i saggi.
    Il grande studioso Adam!
    Comunque sarà anche il caso di premunirsi che Theodor non diventi qualcosa di sgradevole, una cosa è morire un’altra è perdere la propria anima.
    Più andiamo avanti e più trovo labile il culto della croce nera, i miti non tornano, e neanche come Elrik sta agendo su Theodor e il suo nuovo stato.
    Molto molto stimolante.
    .

  • (Nota illegibile)

    … e visto i rischi cui andiamo incontro ho deciso di abbozzare i volti dei miei compagni, al fine di ricodare il volto di coloro che forse salverano il nostro mondo