Diario di Theodor

  • In cammino verso Elric (parte I)

    E’ mattina presto e me ne rimango qui a vegliare la finestra: i pensieri si fanno fitti in questi momenti… da quel poco che so, il viaggio che conduce al Dio non è mai stato semplice per nessuno. Così tante tentazioni e dubbi, un’infinità di possibilità per cedere alla disperazione e al dolore di queste ferite che ricoprono il mio corpo, all’odio e al sangue raggrumato dei goblins che lordano le mie vesti e il mio simbolo sacro… alle volte mi piacerebbe essere come Falstaff e la sua inguaribile noncuranza verso tutto ciò che concerne argomenti come lo spirito e l’anima: un involucro di carne e acciaio scaraventato in questo posto freddo e infestato da oscure creature, senza che abbia un qualsivoglia destino da compiere o una strada da percorrere.
    Lo osservo con un sorriso mentre russa, poi torno a guardare fuori, puntando gli occhi sulla neve e lasciandomi inebriare la mente dall’aria gelida mattutina.
    Inspiro profondamente… proprio qui, in questa logora locanda, davanti all’alba che sorge vedo comunque la mano di Elric che disegna il mio fato… spero solo di essere abbastanza forte da saperne distinguere sempre bene i tratti.
    Finché sarà così ci sarà sempre speranza per me… e per loro.

  • In cammino verso Elric (parte II)

    Finalmente di ritorno… è strano come possa pensare di chiamare questa rocca fredda e inospitale, “casa”. E’sera ora e nonostante la stanchezza me ne sto a guardare il fuoco che arde, guizzando e danzando insieme alla gente che ringrazia il Dio per l’arrivo dell’inverno. Le lingue di fiamme che si muovono sinuose sfrigolando assomigliano alle pupille di Elric, che mi guardano severe per aver dubitato di lui durante lo scontro con quell’enorme creatura aberrante e disumana chiamata Troll. Non nego di aver pensato che Elric avesse volto lo sguardo altrove durante quell’impari lotta: per la prima volta infatti le mie invocazioni sono rimaste da Lui inascoltate.
    Tuttavia ho avuto modo di riflettere sugli eventi e non ho potuto far altro che concludere che se siamo vivi lo dobbiamo proprio allo stesso Troll, che con la sua enorme mole ci ha dato il tempo di fuggire attraverso un passaggio che solo il Dio può aver concesso di esser notato.
    Perchè mai noi servi del Dio dobbiamo cedere sempre alla forza delle nostre emozioni, perchè dobbiamo temere la morte quando Egli è con noi?

    Con un sospiro intenso torno a fissare la fiamma, che ora sembra sorridermi.

  • In cammino verso Elric (parte III)

    L’oscurità è su di noi. Nemici invisibili si aggirano in questa rocca, persone e creature crudeli che si dilettano perfino nelle oscure arti della magia più nera! Mai avevo visto un mostro tanto orribile come quel ragno spettrale e il mio cuore ha traballato per lunghi e intensi minuti fino al momento in cui la paladina, serva dell’unico Dio dai tanti nomi, è intervenuta per trarci d’impaccio. In questo tempo ho capito quanto sia drammaticamente vera e reale la mia inesperienza su certi argomenti: avrei sicuramente potuto aiutare meglio i miei compagni, se solo avessi creduto di più in me stesso e nella forza di volontà di Elric.
    Ciò che lei ha fatto infatti, avrei potuto farlo senz’altro anche io. Purtroppo l’oscurità si è fatta davvero molto fitta e i nostri nemici sempre più implacabili nel tentativo di cambiare il nostro destino e queste cose mi hanno indebolito la mente e lo spirito. Forse dovrei accettare l’idea di equipaggiarmi meglio per le battaglie sempre più frequenti che ci stanno capitando… ma non dovrebbe essere Elric a decidere del mio fato?

    Cosa mi aspetto? Di svegliarmi una mattina e impugnare proprio le armi che il Dio desidera che io brandisca per conto suo? Sono davvero così presuntuoso come mi dipinge Funes? Non lo so, la nebbia è sempre più densa e i punti di riferimento sempre più radi.
    Mi rimane solo la mia fede.

  • In cammino verso Elric (parte IV)

    Le vie di Elric sono invero infinite… chi l’avrebbe mai detto che un nano (e un mezzelfo) si sarebbe lasciato toccare dalla sua mano lungimirante? I doni che Egli ha fatto realizzare per sostenere la Sua causa attraverso il mio braccio sono semplicemente meravigliosi: il Dio non poteva scegliere artigiano migliore. Tutto il resto, la nostra avventura nella tana dei goblins, i complotti nella rocca, gli immondi spettri che ci sono stati scagliati contro, perde completamente di significato. Oggi mi sento un vero servo del Dio e sebbene sia andato molto vicino alla morte insieme ai miei compagni, ho capito finalmente che una cosa è credere in Elric incondizionatamente, un’altra cosa è accettare il fatto che la sua volontà si manifesta spesso nei modi più disparati.

    E’ per questo che giungo alla rocca contento: nonostante le ferite riportate, mi sento molto più vicino al Dio di quanto non lo sia mai stato prima.

  • Riflessioni

    Mi duole ogni parte del corpo: per fortuna Falstaff ci ha fatto fermare e quindi ne approfitto per scrivere poche righe nel tentativo di fare il punto della situazione. Scambiando due parole con lui durante il nostro viaggio di ritorno alla rocca, abbiamo cercato di mettere ordine ai vari indizi che abbiamo sotto mano ma che continuano a fluttuare confusi davanti ai nostri nasi. Nonostante la nebbia sia ancora molto fitta abbiamo dedotto alcune cose: 1) i goblins sono probabilmente un diversivo architettato da questo mago E. W. e Calisto per raggiungere i loro scopi. Infatti con la rocca in subbuglio per il timore di un attacco come fu illo tempore, essi possono agire con maggiore libertà di movimento e perpetrare i loro scopi in maniera più semplice e con molti meno rischi. 2) Calisto è nella rocca sotto le sembianze del mercante che abbiamo liberato, tale Molte. Non sappiamo cosa voglia, forse le reliquie ma ancora non possiamo dedurlo con certezza. Abbiamo anche pensato che il mercante non sia stato ucciso per via dell’incantesimo che Calisto ha lanciato per prendere le sue sembianze: forse uccidendolo gli sarebbe stato impossibile prendere il suo aspetto. 3) E.W. sembra essere un deus ex machina, la sua ambizione potrebbe essere legata al destino della famiglia del Castellano e di sua sorella: forse spera che sotto l’attacco dei goblins alla rocca potrebbe essere più semplice centrare i suoi obiettivi, che immagino dovrebbero esser legati al destino stesso della discendenza reale. 4) Se tutto ciò è vero Sigurth sarà incriminato e imprigionato: troppo pericoloso per i loro scopi. Eppure sento che il mosaico non è ancora completo: ci sono sicuramente altri personaggi implicati nella vicenda, ma sono verosimilmente sicuro che l’impero non c’entri niente in tutto questo subdolo disegno.

  • In cammino verso Elric (parte V)

    Alla fine ce l’abbiamo fatta: dopo mille peripezie siamo riusciti a smascherare Calisto. Per poco però non ci ammazzava tutti: solo grazie alla benedizione di Elric siamo riusciti a sopravvivere e a far venire alla luce la verità. Purtroppo il Dio ha anche voluto che il crudele mago veste sopravvivesse allo scontro e fuggisse via. Presto abbiamo scoperto anche il motivo: grazie proprio alla sua fuga infatti, abbiamo evitato di rilassarci troppo e, durante la notte, siamo riusciti a scoprire che il tempio dove la paladina Frey vegliava sulle reliquie era stato profanato da dei malintenzionati. Grazie alle visioni che il Dio mi ha donato, non solo siamo riusciti a dimostrare l’esistenza di un terribile santuario al di sotto della cappella dedicata agli antichi dei, ma anche a raggiungere i ladri (che però erano già morti) e a recuperare oltre che le reliquie trafugate, anche l’altra antica spada di Delivrer.

    Come è possibile che Falstaff sia ancora così cieco da non vedere il disegno di Elric in ogni nostra azione? Egli ha predisposto questo intricato movimento di eventi, affinchè noi mettessimo le mani sull’altra antica lama sacra scomparsa ormai da molti anni. Forse esiste ancora qualche dubbio in proposito?

  • La Visione

    Stanotte Elric mi ha donato i suoi occhi… mentre pregavo e la mia debole mente si sforzava di resistere al sonno incombente, alcune immagini si sono affacciate alla mia coscienza. Ho visto una giovane paladina che brandiva due lame affilate, l’ho vista combattere e sconfiggere un’ombra oscura, forse uno spettro qui alla rocca, l’ho vista poi cadere e perire per proteggere gli innocenti da un’orda di goblins inferociti. L’ho vista infine seppellita dentro la cappella della memoria… ma se al di sotto della statua di Delivrer non c’era la sua tomba, ma un oscuro passaggio che portava nel cuore del maligno, dove si trovano gli antichi resti della paladina di Libra? Dobbiamo tornare laggiù e indagare… spero solo che Elric mi donerà la forza di farlo…

  • In cammino verso Elric (parte VI)

    Gli eventi precipitano… dopo un’attenta indagine al di sotto della cappella dedicata alle molteplici forme di Elric, abbiamo scoperto che un oscuro stregone si era stabilito nella parte più bassa della costruzione alla ricerca di un antico e potente male che aveva forma fisica. Secondo i nostri ritrovamenti, il nefando incantatore era determinato a lasciare presto i sotterranei per cercare fortuna altrove: laddove cioè gli era giunta voce che la creatura che tanto agognava, poteva essersi recata o rintanata. Purtroppo per lui Delivrer lo affrontò prima che potesse farlo e secondo la storia, lo sconfisse… eppure, trovandomi in quei bassifondi, ho provato una paura genuina e assoluta… come se il male ancora fosse latente in quel posto. Le visioni che Elric mi ha inviato in proprosito non sono affatto servite a rincuorarmi: immagini di un terrore puro, di sangue di decine di innocenti versato per nutrire qualcosa e… quel sepolcro. Nonostante tutta la mia fede non sono riuscito ad avvicinarmi troppo a quella tomba, che rimane un mistero terribile e spaventoso. Ho provato a confrontarmi con il male che emanava, ma era troppo forte per me e ho dovuto desistere…

    Spero che Elric mi concederà in abbondanza la sua forza: io da solo non penso di potercela fare. Se supererò questa terribile prova tuttavia, sento che Elric non potrà più essere troppo lontano da me. In una maniera o nell’altra riuscirò a raggiungerlo…

  • In cammino verso Elric (parte VII)

    Le reliquie sono state trafugate e i cospiratori finalmente svelati. Sono passati alcuni giorni da quel triste evento e io ho scelto di attendere un po per registrare le mie impressioni sull’argomento, perchè il trauma che ha suscitato in me quell’infausto accadimento avrebbe potuto rischiare di rendere poco lucide le mie riflessioni. L’amarezza di aver perso le reliquie infatti è almeno pari a quella provata ad aver compreso che uno dei miei migliori amici, altri non è che uno sciocco avventuriero senza Dio e senza morale. La congiura organizzata da Ernest Weber e i suoi scagnozzi infatti era ben congegnata e, in fondo, la loro maggiore esperienza in fatto di intrighi e complotti poteva far si che noi potessimo venir uccisi e le reliquie trafugate… ma non dimenticherò mai il gesto del mio “amico” che, per un’infatuazione nei confronti di una sgualdrina al soldo dell’assassino dell’imperatore, mi ha restituito la spada sacra di Libra da me consegnata nelle sue mani. Al di là di tutto, sia che la sua fuga dalla cappella poteva rivelarsi ininfluente ai fini della difesa delle reliquie o meno, egli ci ha voltato le spalle deliberatamente, perdendo così la mia fiducia e la mia amicizia.

    Falstaff, che Elric abbia pietà di te!!

  • In Cammino verso Elric (parte VIII)

    L’assedio dei goblins è stato finalmente spezzato, grazie ad Elric. La sortita nella corporazione dei mercanti è infatti da poche ore terminata e noi siamo riusciti, seguendo il volere di Elric, ancora una volta a sopravvivere. Purtroppo la morte di Gadbad e la cattura di Calisto sono costati molto cari a tutti noi: un nostro valoroso compagno ha infatti perso la vita per salvare la rocca e il dolore per la sua scomparsa rimane indelebile nei nostri cuori. Ma io dico di non piangere troppe lacrime per il nostro caro amico Funes: egli ora è con Elric e ci guiderà dal cielo attraverso le mille avversità che il nostro triste viaggio ancora ci riserverà.

    Piangiamo i nostri morti, ma consoliamoci: essi non sono periti invano e la migliore delle ricompense è in fondo caduta su di loro!
    In ogni caso andrò via di qui, Elric non è in questa rocca.

  • In cammino verso Elric (parte IX)

    La primavera è arrivata, portando con sé finalmente lieti eventi. La ricostruzione della rocca è a buon punto anche se c’è molto da fare ancora e le centinaia di feriti ammassati in ogni dove hanno quasi tutti recuperato nonostante alcuni abbiano riportato menomazioni permanenti che non sono stato in grado di curare. Sono nati dei bambini e alcune persone hanno celebrato dei matrimoni nel nome di Elric: insomma la vita ha imposto la sua volontà sulla morte e tutto questo è stato molto importante ed educativo per me. Il diacono mi ha chiesto di rimanere un po di tempo in più per aiutare la gente a riprendersi dalla terribile esperienza vissuta qualche tempo fa e io come avrei potuto dire di no? Sembra tuttavia che ora sia finalmente giunto per me il momento di partire: infatti il cardinale ha fatto espressamente richiesta di incontrarmi e devo riconoscere di essere piuttosto emozionato per questo fatto. Insieme ai miei compagni e a Gwyn, ci sarà anche Constantin, un ragazzo intelligente ma anche non privo di un certo valore politico per il castellano. La sua presenza in questo nostro gruppo mi incuriosisce ma mi preoccupa non poco.

    In quale altro pasticcio ci stiamo andando a mettere? La risposta la conosce soltanto Elric.

  • In cammino verso Elric (parte X)

    Oggi ho avuto la riprova che Elric ama gli scapestrati e i derelitti! Falstaff è infatti arrivato secondo alla Giostra di Aghijon senza nemmeno rompersi un osso: le strade che conducono al Dio sono davvero le più insospettabili! In ogni caso avendo seguito Pierre attraverso l’arena, ho avuto modo di vedere più da vicino il re e invocando il potere di Elric su di lui, ho riscontrato che non ha con sé alcuna Corona del Dominio. E’ già un inizio, visto che come al solito ci siamo trovati a sospettare di tutti, compreso del re. Anche il comportamento di Drimacus con Benjamin è risultato alquanto strano… per non parlare di quel tale che Thelema ha interrogato a proposito dei veleni venduti all’uomo dalla pelle scura! Insomma si delinea per l’ennesima volta una situazione delirante…</br ></br >Chissà perchè Elric mi trascina sempre in questi intrighi allucinanti… io già fatico a trovare la strada per conto mio…

  • In cammino verso Elric (parte XI)

    La seconda giornata in prossimità di Aghijon si è appena conclusa e io me ne sto in tenda a contemplare i piccoli rumori prodotti da questo accampamento aspettando pazientemente che si spengano del tutto. Non so perchè non riesca a prendere sonno: saranno i piedi di Falstaff, che come al solito tutto ha fatto quest’oggi meno che lavarsi adeguatamente o forse gli eventi che hanno accompagnato questa giornata che mi hanno scosso più di quanto immaginassi. Al di là del povero Narth, che è stato brutalmente malmenato nell’arena da quel gigante, aver rischiato di mettere in pericolo la vita di Constantin ha davvero causato in me delle bruttissime sensazioni. Non so come mi sarei sentito dinnanzi ad Elric se a quel ragazzo fosse successo qualcosa di spiacevole. Probabilmente non me lo sarei mai perdonato… eppoi c’è stato l’assassinio di Drimacus, che sembra essere accaduto in dinamiche talmente a me note, da avermi fatto destare uno strano e allarmante deja vu dalla coscienza. </br >Tuttavia una presenza femminile è subentrata nel nostro gruppetto di scapestrati e la cosa mi rallegra molto: questo forse ci indurrà un po tutti a recuperare un po di buon senso relativamente a certe situazioni e a fare un po più di attenzione verso dei modi che la vita dell’avventuriero un po ti fa dimenticare. Di sicuro Elric mi ha scaraventato di nuovo in una prova molto difficile: si prospetta infatti un ennesimo intrigo che porterà sicuramente qualcuno a lasciarci la pelle, ed è per questo che dovremo tenere tutti gli occhi bene aperti se vorremo sopravvivere.</br ></br ></br >Nel frattempo però mi conviene uscire da qui e andarmi a fare quattro passi, altrimenti ci penseranno i piedi di Falstaff ad anticipare tutti e a farmici rimettere la pelle! Sia ringraziato Elric per il libero arbitrio che ci lascia!!</br >Buona notte…

  • In cammino verso Elric (parte XII)

    Sapevo che gli eventi sarebbero ben presto precipitati. Dopo infatti una breve parentesi in cui sono riuscito ad incontrare il Cardinale e a ricevere una nuova investitura (anche se per adesso solo ufficiosa), siamo stati avvicinati da un uomo dalla pelle scura che ci ha invitati nella tenda del suo capo. Qui abbiamo appreso alcune informazioni, anche se dal mio punto di vista, ancora un po troppo confuse. Sembra che questa fazione di uomini provenienti da oltre il mare, sia qui per evitare tra le altre cose che addirittura il re possa venire assassinato da un sicario piuttosto importante da quello che sembra. Siamo stati interrogati per vedere se da parte nostra poteva esserci qualche coinvolgimento in questa congiura, ma sembra che questi uomini dalle usanze così strane si siano convinti alla fine che noi non siamo certamente coinvolti in questo genere di losche faccende. Cionondimeno ci hanno intimato di rimanerne fuori se teniamo alle nostre vite. Pare inoltre che essi fossero convinti del fatto che Drimacus fosse l’uomo che avrebbe dovuto attentare alla vita del re, scoprendo miseramente che ciò non era affatto vero.

    Come far capire loro che noi siamo mossi dalla volontà di Elric e che qualunque cosa succederà non sarà stato altro che l’espressione dei suoi desideri? Sarà un arduo compito…

  • In cammino verso Elric (parte XIII)

    Il dado è tratto: ci ho rimesso il setto nasale, ma adesso sappiamo che la buon’anima del barone Ashraf Majid diceva il vero. Infatti e stranamente, dopo aver conferito con lui, egli è stato assassinato e la cosa tragica, oltre ovviamente al fatto in sé, è che sono state accusate di omicidio le persone sbagliate. Il maestro degli assassini di Antioch e Benjamin Tuller sono stati per l’appunto incastrati dai cospiratori, che a questo punto e per logica, devono avere anche una forza politica non comune per spedirli tutti e due in carcere per diverse motivazioni ma entrambe assolutamente false! Mi rallegro solo perchè sono convinto sapranno difendersi adeguatamente, soprattutto il maestro degli assassini. Inoltre Finn ha promesso di intervenire personalmente per evitare ingiustizie e, con l’aiuto di Elric, sono sicuro che spargimenti di sangue impropri saranno certamente sublimati. Resta il fatto che dopo questo infausto accadimento, siamo stati avvicinati da dei mercenari che probabilmente, pur non volendoci morti, volevano scoprire quanto eravamo implicati in questa faccenda e di quante cose di questa infausta questione eravamo a conoscenza. Sembra inoltre che anche un altro Signore della Legge sia implicato e che la cosa sia in stretta relazione con la situazione politica del regno di Cheemon e dell’altro Re da poco incoronato a Gundobad che reclama da parte sua titoli e regno. Si profila quindi una guerra, l’ennesima con noi in mezzo.

    Elric, quanto devi far durare la stupidità degli uomini prima di intervenire a mettere un po di buon senso nelle loro zucche avide e prive di scrupoli?

  • In cammino verso Elric (parte XIV)

    Ora abbiamo le prove che nell’intrigo politico in cui siamo finiti, i signori della Legge recitano un ruolo direi fondamentale: dopo averli seguiti abbiamo scoperto che stanno mettendo su qualcosa di strano, di losco oserei dire. Non so dove vogliono arrivare, ma credo che l’obiettivo non sia propriamente quello di fare il bene dell’ordine pubblico. Inoltre sembra che Narth abbia rinvenuto qulacosa di assai particolare: un oggetto che ci ha fatto pensare che qualche tempo fa è avvenuta una transazione di qualche tipo poco fuori il plateau. Sembra infine che Constantine sia stato promesso in sposo alla figlia del re e questo mi fa pensare ad una mossa politica ben precisa.

    Nel frattempo Elric ha fatto si che una tempesta si abbattesse sul patibolo destinato al maestro degli assassini di Antioch. GLi uomini non sanno quello che rischiano…

  • In cammino verso Elric (parte XV)

    Finalmente un po di tempo per prendere fiato… siamo qui sul carro in attesa di ritornare al Plateau e nel viaggio di ritorno ho di nuovo qualche istante per riordinare le idee. Abbiamo salvato la figlia del signore della legge che aveva subìto un ricatto da parte dei congiuranti. Sappiamo di certo che i congiuranti si servono dell’aiuto di alcune oscene creature che vivono tra i mendicanti tra cui quella dannata strega che l’altro giorno quasi non ci ammazzava tutti e suo figlio Rashkad, un maledetto mezzo troll che si è dimostrato ampiamente avversario degno di sua madre. Sembra che le menti che si celano dietro tutto questo, vogliano attentare alla vita del re e del suo erede Constantin e assicurarsi nel frattempo l’appoggio dei signori della legge, chi con le buone e chi con le cattive per eleggere il suo successore. Abbiamo chiesto e ottenuto l’aiuto della compagnia del cinghiale, la quale però non ha potuto aiutarci fisicamente in questo impari ultimo scontro. Spero comunque che i nostri sforzi siano serviti a qualcosa: preservare la vita del re e di Constantin prima di tutto, riuscire a tenere stabile il regno di Cheemon e magari, perchè no con l’aiuto di Elric, salvare anche la vita dell’assassino di Antioch vittima innocente dei congiuranti. In tutto questo marasma di complotti, rapimenti e assassinii, il regno del sud ha per certo un altro re che reclama il regno per sè… e non è escluso che chi muova tutti i fili di questa follia sia proprio lui stesso o qualcuno a lui vicino.</br ></br >Solo che adesso me ne sto con somma pena ad osservare i miei amici orrendamente feriti: Falstaff con il moncherino ancora sporco di sangue e Narth con il braccio che chissà per quanto tempo non sarà più utilizzabile. Elric ti prego, non lasciarci proprio ora!!

  • In cammino verso Elric (parte XVI)

    Finalmente siamo giunti all’epilogo di questa oscura faccenda fatta di intrighi e complotti. Negli ultimi giorni abbiamo scoperto da un Signore della Legge che il Re sarebbe stato costretto ad abdicare da un piano ordito dai Corbeau. Non è stato facile sventarlo, anche perchè come al solito, forze oscure e creature esotiche sono quasi riuscite a soverchiare l’ordine costituito. Tuttavia con molti rischi ci siamo riusciti, ed ora che il re per ringraziarci ci ha dato il titolo di Sir, posso dire di essere fiero dei miei compagni e di me stesso, per non aver neanche per un attimo abbandonato la fede in Elric e nel suo disegno divino. L’assassino di Antioch è stato infine ritenuto innocente, benché esiliato, così come Benjamin. Le terre dei Corbeau sono state confiscate e i cospiratori uccisi, tranne la stirpe nobiliare cui è stata concessa la vita in cambio dell’esilio.

    Insomma, dovrebbe valere anche questa volta il detto secondo il quale “tutto è bene quel che finisce bene”, ma allora perchè, nonostante questo, non mi sento affatto tranquillo?

  • In cammino verso Elric (parte XVII)

    Il re ci ha affidato una missione che fortunatamente combacia con i compiti assegnatimi dalla Chiesa: ricostruire un vecchio castello diroccato ai confini con il regno del sud. Nonostante le pessime condizioni, il maniero rappresenta l’ennesima sfida che Elric mi ha posto davanti. Come suo umile discepolo Egli desidera che io porti la sua parola a queste genti e un giorno queste vecchie mura ospiteranno una maestosa cattedrale in suo onore e i suoi seguaci andranno avanti ed indietro sciamando per le ampie sale del suo regno di culto. Ovviamente ogni cosa a suo tempo, per adesso abbiamo cominciato a reclutare uomini per la difesa delle mura e a riedificare le strutture portanti attraverso il lavoro dei villici cui abbiamo offerto protezione. Non mento quando dico che in due mesi questo è il primo momento utile che ho avuto per scrivere sul mio diario, però ne è valsa la pena: i lavori sulla struttura principale sono quasi finiti, e il Consiglio dei Cinque è stato edificato. Perfino Falstaff sembra diverso in questi giorni: pare infatti che la sua nuova posizione lo abbia responsabilizzato e questo mi fa un immenso piacere. Sembra inoltre che dovremmo cercare un vessillo per il nostro maniero e di questi discuteremo nei prossimi giorni.

    Per adesso non posso che essere soddisfatto del lavoro realizzato, nella speranza che Elric guidi sempre le nostre scelte e i nostri cammini.

    Vicario Theodor

  • In cammino verso Elric (parte XVIII)

    Il viaggio per Luth Golein è stato tutto sommato agevole, a parte l’incidente del pedaggio. Pare che questa città, guidata dal barone Krovnar, abbia nella gilda dei ladri una potente forza politica. Si vocifera infatti che Alchor, figlio del Barone, abbia per amico il capo della stessa gilda dei ladri. Tuttavia a parte questa stranezza e il fatto che a corte fossero ospiti alcuni emissari del Re Stregone (o chi per lui), la nostra breve permanenza non ha avuto spiacevoli incidenti. Trovata la cattedrale e parlato con il vescovo, ho scoperto finalmente che il volume che devo riportare indietro al Cardinale è custodito in un villaggio da alcuni monaci studiosi. Ed è qui che la nostra avventura ha iniziato a mostrare chiari segnali di pericolo ed urlato i nostri nomi. Infatti sembra che l’influenza del tomo abbia avuto sui poveri villici un effetto devastante: alcuni di essi sono impazziti, sembra soprattutto tra i monaci, mentre la gente comune sembra trasformarsi di notte in zombi aggressivi e privi di senno. Solo il potere di Elric ci ha evitato la morte. In ogni caso ho avuto l’occasione di conoscere la famosa Elyanna, sposa di uno dei cinque antichi non morti che sembra abbiano causato non pochi problemi alle nostri genti in un lontano passato. Ella ci ha implorato di aiutarla, ma in che modo potremmo mai farlo? Elyanna è stata uccisa dal suo oscuro consorte e forse la sua anima vaga come uno spirito errante alla ricerca di una pace che nessuno a parte Elric potrà mai darle. Inoltre le terribili notizie sembrano non finire qui: il Malus Viserai infatti è stato trafugato da un nostro vecchio nemico, seguace di Melchia, uno dei cinque, il quale sembra essersi rifugiato in alcune rovine ad ovest del villaggio. Presto partiremo, stando sempre attenti ad avere il sole alle spalle, ma il futuro incerto è sempre lì, in agguato.

    Elric, potrai mai perdonare gli uomini di tanta stupidità da voler contrastare il tuo nome e la tua volontà? Mi auguro che seguirai almeno con il tuo occhio benevolo i tuoi fedeli servitori.

    Vicario Theodor

  • In cammino verso Elric (parte XIX)

    Ecco… ci mancava pure questa adesso! Oltre ai monaci pazzi, agli zombies, al Malus Viserai, al Re Stregone, e ai bardi schizofrenici, pure un pugno di mercenari desiderosi di prendersi la vita di Mograin ci toccava sopportare!!! Ancora mi fa male la testa e questo bernoccolo non ne vuole sapere di sparire… certo è che sono stati astuti a prenderci di sorpresa e tramortirci: per fortuna Narth è riuscito a spiegare le nostre motivazioni e a convincerli che forse era il caso non provocarci più di tanto. E adesso mi tocca pure viaggiare con loro e proteggerli fino al nascondiglio di Mograin! Ma è possibile che la gente i guai se li vada a cercare per strada??

    Elric ti scongiuro: fa qualcosa!!!!

  • In cammino verso Elric (parte XX)

    E’ fatta: ci siamo imbarcati in questa oscura avventura che ci porterà al cospetto di Mograin e del Malus Vizeraj. Abbiamo perso due uomini dopo l’ultimo conflitto con i non morti nei pressi del maniero di Vorlok e se non fosse stato per quella carrozza dall’aspetto così sinistro, probabilmente saremmo morti tutti. La notte sul ponte mi ha portato consiglio: se vorrò davvero ottemperare il desiderio di Elric di riportare la Luce in questa landa oscurata dal male e dalle nefandezze, dovrò agire con prudenza e cercando il compromesso. Attaccare a testa bassa potrebbe scatenare su di noi delle forze ben al di là della nostra comprensione e vanificare i nostri sforzi. Se ci sarà la minima possibilità di avere quindi qualunque aiuto da parte di forze esterne dovremo approfittarne… anche se questo significherà scegliere il male minore. </br ></br >Elric, fa che il tuo fedele servitore porti la tua sacra parola anche nel reame più maledetto che occhio umano abbia mai visto. O accogli la mia anima con clemenza se la mia volontà non sarà sufficientemente forte…</br ></br >Vicario Theodor

  • In cammino verso Elric (parte XXI)

    Siamo appena usciti dall’incubo più infernale che io abbia mai vissuto in questi anni in cui mi sono incamminato verso la gloria del nome di Elric. E’notte e mi trovo in un bosco poco fuori del maniero di Vorlock. Le ferite che ricoprono i nostri corpi sono niente al confronto di quelle che Mograine e i suoi terribili servitori hanno generato nelle nostre anime… e penso che dentro a quella… prigione… tutti noi abbiamo perso ben oltre le due dita che ha lasciato sul campo di battaglia il nostro compagno Crovont. Lo spirito di Lyanna in qualche modo non ha avuto il Malus Vizeraj e fortunatamente siamo riusciti lo stesso a fermare Mograine e i suoi oscuri desideri di ridestare lo spirito di Vorlock per i suoi loschi scopi. Di sicuro è stata un’esperienza che ci ha provato molto, come quella di avere tra di noi la forma vivente del libro maledetto che cercavamo. Falstaff infatti è riuscito a scendere a patti con esso e a trovarci un modo per fuggire. Ma quanto costerà a tutti noi il prezzo del suo patto? </br ></br >Dobbiamo raggiungere Aghijon e il Cardinale: Egli saprà cosa fare e con la benevolenza di Elric, la vita di Falstaff sarà risparmiata. Ma noi saremo mai più gli stessi? Solo Elric saprà dircelo… domani.</br ></br >Vicario Theodor

  • In cammino verso Elric (parte XXII)

    Ma perchè dobbiamo finire sempre dalla padella nella brace? Io non lo so, ma questo è un quesito che dovrò sottoporre alla divina attenzione di Elric sperando che nella sua immensa magnanimità lui mi risponda. Come abbiamo messo i piedi fuori da quel terribile maniero e abbiamo recuperato Unwor, miracolosamente sopravvissuto allo scontro con i non-morti, siamo stati messi in arresto dagli emissari del barone di Krovnar. Sembra infatti che Egli abbia deciso di mettere una taglia sulla nostra testa e sfortunatamente abbiamo appreso anche il motivo di questa decisone. Lyanna infatti è tutt altro che morta o scomparsa, anzi, sembra si sia insediata a castello e abbia abbindolato il povero Barone con le sue arti magiche. Fortunatamente per noi Jorge è venuto in nostro soccorso aiutandoci a fuggire e in cambio chiedendo la nostra collaborazione per far rinsavire il vecchio Krovnar. Purtroppo per rimettere le cose a loro posto, dovremo affrontare Lyanna e i suoi sgherri e domani ci recheremo presso la sua tenuta per portare il fuoco purificatore di Elric su quel luogo nefando. Nelle previsioni più ottimistiche… altrimenti, semplicemente, moriremo tutti.

    Elric ti prego dammi un po di pace, ma evita di prendermi troppo alla lettera.

    Vicario Theodor

  • In cammino verso Elric (parte XXIII)

    Anche quest ultimo incubo è andato… e ancora una volta quasi qualcuno ci rimetteva la pelle. Siamo giunti nei pressi della villa di Lyanna e dopo aver combattuto con quattro mostri alati che sembravano essere stati vomitati dalle viscere dell’inferno stesso, siamo riusciti a penetrare all’interno della tenuta della terribile Lamia. Dopo un breve interludio con il suo stalliere, dove abbiamo appreso che il mago Thelema in realtà non era il vero Thelema e che la mostruosa Lamia in realtà poteva essere sconfitta nella notte di luna piena, siamo giunti al cospetto del suo braccio destro: uno dei servitori di Vorlock che seguì Lyanna e giurò di servirla molto tempo addietro. Fortunatamente le creature malvage sono quasi tutte corruttibili, e dopo aver trattato con esso, abbiamo affrontato Lyanna nel suo aspetto più terrificante: una creatura dall’aspetto serpentiforme con il volto di donna e terribili braccia, le cui estremità artigliate hanno seminato ferite profonde sui nostri corpi. Lo scontro con Lyanna ha causato quasi la morte di Crovont e Falstaff: sembrava davvero invincibile, tra forza fisica e incantesimi. Tuttavia Elric ci ha guidati e dopo aspra pugna essa si è abbattuta ai nostri piedi, liberando dalla sua oscura influenza la mente del Barone di Krovnar. L’equilibrio politico è stato così ristabilito: con Costantin sul trono d’alabastro, Egli non potrà fare altro che portare fedeltà al re suo figlio e al regno di Cheemon, tanto che rispedirà le teste mozzate degli emissari del re stregone direttamente al mittente.

    Tutto questo dovrebbe rappresentare una buona notizia, eppure le parole del barone mi hanno fatto pensare a quanto sia delicata la questione e di quanto tutto poggi troppo sulle spalle di uno sfortunato bambino, il quale sarà destinato ad essere per anni il catalizzatore di attenzioni poco gradite da parte di assassini di ogni genere che vorranno sovvertire lo status quo.
    Per quel che mi riguarda, non appena avremo delle informazioni da parte di Elene su Ernst Weber e gli artefatti in grado di contrastare Mograine, cercherò di stabilire le giuste priorità per decidere un piano d’azione che probabilmente condizionerà il nostro cammino per molti mesi a venire. Lunghi viaggi infatti ci aspettano… e Elric sa quanto abbiammo tutti bisogno di riposo in questo terribile momento.

    Vicario Theodor

  • In cammino verso Elric (parte XXIV)

    Alla fine, per somma soddisfazione di Falstaff, siamo giunti al cospetto di Elene. Dopo aver sgominato una banda di orridi skaven che sembravano volessero un oggetto in possesso di Narth, Jorge ci ha condotti da quella traditrice con la promessa però di non farle del male. In effetti non è stato necessario procurargliene altro, visto che la ragazza stava morendo per un veleno il cui decorso è stato molto lento. Al di la delle smancerie cha ha scambiato con Falstaff, Elene ci ha detto qualcosa di importante sulle reliquie: prima di giungere nell’impero, Weber le ha consegnate nelle mani di Mormul che ho scoperto solo da qualche giorno essere un servitore del Re Stregone. Secondo uno dei suoi scagnozzi tale Arkaed, egli si recherà alla nostra Fortezza per chiedere asilo al consiglio dei cinque per sè stesso e per il suo esercito. Potrebbe essere saggio evitare lo scontro, ma dubito che riusciremo a parlamentare, evitando lo spargimento di sangue innocente. Abbiamo spedito una missiva al Re di questi ultimi fatti e attendiamo nel frattempo l’arrivo di Mormul; tuttavia l’aria che tira è tutt altro che rassicurante…

    Elric centinaia di vite sono adesso nelle tue mani, guidaci con la tua saggezza e spronaci alla via del dialogo.

    Vicario Theodor

  • In cammino verso Elric (parte XXV)

    Sono successe molte cose dall’ultima volta che ho impugnato la piuma e il calamaio e in cui ho registrato i fatti salienti del mio cammino verso Elric. In buona sostanza abbiamo rifiutato la prospettiva di collaborare con l’esercito del Re Stregone e siamo finiti sotto attacco. Una possente Idra e lo stesso Mormul hanno aggredito il nostro maniero e ucciso alcuni uomini, ma prima che gli eserciti potessero scontrarsi, Mormul ci ha offerto la possibilità di parlamentare ancora e così abbiamo accettato di incontrarci in un luogo neutrale. Questo luogo si trovava in una dimensione mistica dove avremmo dovuto incontrare l’emissario del Re Stregone, ma non potevamo sapere che lo stesso Arkaed, un mago molto potente, lavorarava contro gli stessi interessi del suo padrone. Troppo tardi ci siamo resi conto della trappola in cui eravamo stati trascinati: tramite un oscuro sortilegio infatti, Arkaed ci ha tagliati fuori dal nostro mondo inchiodandoci su di un piano dal quale sembra non vi sia via d’uscita apparente. Dopo esser riusciti con l’aiuto di Elric a varcare una porta mistica, e poi un pericoloso passaggio pieno zeppo di trappole mortali, siamo giunti nel Mondo di Mai. Questo infatti, è il regno dei reietti e del Male più puro: la Seconda Oscurità permea ogni cosa qui, mentre la Terza e i suoi servi, stanno cercando di fare del tutto per uscire e scatenare la loro malvagità suprema sugli altri piani. Fortunatamente non tutte le creature e razze sfortunate che vivono qui si sono rivelate nostre nemiche: gli gnomi infatti ci hanno donato una loro nave volante per raggiungere una veggente, la quale, dopo aver chiesto il nostro aiuto per fermare alcuni servi della Terza Oscurità che stavano attaccando la sua città, ci ha fornito dei consigli preziosi. Pare infatti che tutti su questo Mondo di Mai bramino il cristallo di un demone/dio urlante: l’unico oggetto abbastanza potente da permettere di scappare da questo inferno di dolore e perdizione. Essendo lei la custode di tale oggetto, è bastato richiederlo per farcelo donare spontaneamente, e tramite le sue rivelazioni circa un portale ancora attivo e una visione di Elric, abbiamo adesso una speranza per fuggire e tornarcene a casa. Sembra inoltre che Calisto abbia trovato qui la sua casa e stia lavorando con la Terza Oscurità per portare avanti i suoi piani nefasti. Per finire in bellezza, sembra che Adua, la nostra giovane compagna druida, abbia un ruolo importante in questa faccenda. Qualcosa che mi spinge a credere che sarà determinante per arginare l’avanzata di Sherargetru verso il nostro mondo.

    Quello che non riesco a capire, mio signore Elric, è come sia possibile che Gauhir non sia stato distrutto davvero dal tuo immenso potere. Se infatti la Seconda Oscurità tutto pervade qui, vuol forse dire che Tu, mio signore… non l’hai davvero ucciso?

  • In cammino verso Elric (parte XXVI)

    Alfine siamo giunti di nuovo a casa uscendo da quest incubo terribile. Esistono poche parole per descrivere l’orrore che abbiamo provato quando ci siamo trovati a varcare il portale che ci ha riportati a casa (grazie alal guida della donna serpente di nome Sistryl): sembrava che tutte le creature malvage dell’universo, aspettassero proprio il momento in cui noi avremmo aperto il varco verso il nostro mondo per approfittarne, distruggerci e invaderlo portando morte e caos ovunque. Perfino Gauhrir voleva servirsi del passaggio per fuggire via dal mondo di mai, ma per fortuna l’aiuto insperato di Rael e le sue tre Lamie glie l’ha impedito. Non chiedetemi perchè l’ha fatto, perchè non lo so. Non chiedetemi di domandarlo ad Elric perchè non lo farò. In realtà sono molto confuso dall’esito finale di questa ultima avventura: so solo che, liberato il potere del dio/demone urlante, mi sono infilato in quel pertugio mistico più in fretta possibile, scomparendo da quella dimensione di perdizione, dolore e violenza. Tutto sembrava capovolto, le leggi stesse del bene e del male sovvertite: per un attimo credevo di impazzire! Tuttavia, non appena siamo fuggiti, ci siamo risvegliati direttamente nel nostro maniero dopo un mese di sonno mistico e, come avviene nei brutti sogni, la realtà sembrava piegarsi nei cofronti di una fantasia perversa e malevola. Il nostro ristoro è durato ben poco però: la guerra volge al peggio per il trono di alabastro e la nostra strada ci conduce inesorabilmente verso sud e il regno del Re Stregone!

    Elric il tuo saggio consiglio è arrivato opportuno, ma spero tanto che a causa di quel consiglio, nessuno nel maniero perderà la vita. Tantomeno Eve.

    Vicario Theodor

  • In cammino verso Elric (parte XXVII)

    Sono passati diversi giorni da quando abbiamo lasciato il nostro maniero e molte cose sono accadute da allora. Prima di tutto nel nostro cammino abbiamo aiutato l’esercito del Re a scovare e fermare definitivamente dei razziatori dalla pelle scura che tanto filo da torcere hanno dato alle nostre legioni dislocate a sud del nostro maniero, poi ci siamo riuniti ai nostri compagni maghi, i quali non hanno portato buone nuove: il nostro castello è stato attaccato dalle forze del Re stregone e io tremo all’idea di aver perso molte delle persone a cui sono affezionato, di aver perso Eve. Tuttavia la mia fede è ancora forte, e credo ciecamente nelle parole di Elric, il quale mi ha detto di non temere per la vita dei miei cari perchè la fortezza dei cinque resisterà. Nel nostro viaggio verso Travincal, ci siamo imbattuti nel baronato di Dulamont, solo per scoprire che la magia oscura del Re Stregone ha insozzato anche le terre di questo nobile fedele del Re di Cheemon. Non nascondo che all’inizio pensavamo che la miseria e la delinquenza, intravista tra le strade del villaggio antistante al castello del barone, fosse generata da una scellerata gestione da parte dello stesso dei suoi armigeri e dei contadini che abitano il suo feudo. Tuttavia abbiamo poi scoperto che il vero Barone Dulamont altri non era che l’uomo che si fa chiamare Lupo Grigio: un uomo che ha raccolto attorno a sè tutta la gioventù del baronato non per fini dediti al brigantaggio, ma solo per pura sopravvivenza. Non potevamo certo sapere che sullo scranno del baronato siedeva un impostore, nè che una oscura stregoneria avesse trasformato tutti gli uomini retti del castello in guerrieri assassini e crudeli. Uno specchio magico portato da un’ambasciatrice del Re Stregone, aveva infatti lordato i loro cuori portandoli a perdere la loro anima. Fortunatamente abbiamo sconfitto la creatura magica che era a difesa dello specchio, infiltrandoci nel castello e distruggendola dopo aspra pugna. A questo punto, chi può dire come volgeranno le sorti di questa guerra se un solo uomo ha causato più danni a un fedele servitore del Re, che l’attacco in massa di un esercito?

    Il Re stregone è molto astuto e io sono perfettamente consapevole che abbiamo un obiettivo ben più importante da raggiungere… ma, Elric, come facevo a non rispondere alla richiesta di aiuto di uomini sventurati e privi di difese? La loro anima è nelle tue mani mio signore! Guidami come hai sempre fatto.

    Vicario Theodor

  • L’Oscurità (Parte I) – In Cammino Verso Elric?

    Dopo mesi di… terrore… ho deciso di impugnare di nuovo la piuma per registrare alcuni avvenimenti che hanno chiuso un capitolo aperto due anni fa a Northgar, quando ero solo un novizio e non conoscevo alcuna paura. Sarà per il fatto che Eve non ha mai risposto alle mie missive e che il mio rapporto con Elric non è stato più lo stesso da quel maledetto giorno in cui ho incontrato Melchiah, ma sento come un insostenibile desiderio di fissare alcuni pensieri e ricordi, quasi desiderassi un epitaffio su una tomba che purtroppo mi sarà negata per l’eternità. Dopo lo scontro con Melchiah e la sua maledizione oscura che mi ha reso un vampiro, solo dolore e disperazione: tutto quanto ha perso di valore, i miei amici mi guardano con sospetto (e non a torto), mi trovo a pregare un Dio che dovrebbe distruggere creature come me, la Chiesa non sarà mai più un posto sicuro: sarei certamente ucciso a vista (e forse la prospettiva non sarebbe poi così male) e probabilmente non vedrò più la mia Eve. Abbiamo incontrato il Re Stregone, il quale ci ha aiutato ad apprendere alcune informazioni utili per il proseguo della nostra missione, ma io non riesco a trovare un motivo per cui il destino di Cheemon dovrebbe interessarmi. La cosa sicuramente curiosa è che il re Stregone mi è parso un uomo equilibrato e saggio e non un barbaro assetato di sangue come in molti lo hanno dipinto. Tuttavia anche il Re Stregone e la sua guerra non mi interessa più. Nulla sembra più interessarmi. Mi aggrappo con forza al barlume di fede che ancora tengo viva in me, convincendomi che tutto si aggiusterà, che io tornerò normale, che Cheemon resisterà ai suoi nemici e che potrò rivedere Eve.

    Ma il mio cuore non batte più. Solo sofferenza e tenebra.

    Theodor, il prete maledetto